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Ieri ho avuto il piacere di assistere nell'ambito di @ForumAutomotive ad un'incontro moderato dal giornalista @Roberto Rasia dal Polo da titolo "Mobilità e disabilità, quando a vincere sono cuore e forza di volontà"

Ammiro molto la storia di Musk, di come sia riuscito a creare e ad affermare un brand partendo da un'idea che allora non era seguita da nessuno, legare il suo personaggio a questa storia di successo, trasformando ogni suo cliente in un testimonial e fans accesissimo, una vera e propria community che ne diffonde il verbo, tanto da potersi affrancare...

Andrea Mura e il suo "Vento di Sardegna" hanno completato un'impresa che in 120 giorni ha raccontato una vita.

Credo che questa scelta sia fondamentale nel definire come vogliamo apparire o essere riconosciuti. Entrambe hanno pregi e difetti e forse non è nemmeno una scelta, ma fa parte di quello che ognuno è, non ci si può forzare di essere quello che non si è.

Lo penso da tempo, ma ora credo che la cosa sia ancora più visibile.

Salvo che per confermare un appuntamento e dettagli logistici, trovo che i gruppi di whatsapp siano un ottimo esempio di come non bisognerebbe comunicare.

Realtà virtuale, realtà aumentata, metaverso....ma non è che tutto questo ci sta facendo perdere di vista la realtà, quella reale?

Le automobili sono state il mio lavoro per molti anni e una passione sempre.

Arriva il Carnevale, ma sarebbe davvero una festa se tutti, almeno per qualche giorno, potessero togliersi la maschera ed essere davvero se stessi, soprattutto quelli che pensano di non poterlo fare.

Un pensiero che porto avanti da tempo e che oggi vorrei sviluppare con un esempio.