Una domanda complicata….a cui ho provato a rispondere
Un professionista del settore dei trasporti su rotaia mi chiede un parere:
"Aldilà del gusto romantico che rimarrà tra gli appassionati (un po' come i maneggi, con il cavallo che in 100 anni è passato da mezzo di trasporto ad amico di famiglia), come vedi lo sviluppo della mobilità nei prossimi 10 anni?"
Io provo a riflettere e mi accorgo che i mutamenti epocali non sono mai stati imposti artificialmente dall'alto, ma affermati per espliciti vantaggi di efficacia ed efficienza, semmai la sfida è fare conoscere le diverse soluzioni e spiegare dove risiedono i vantaggi dell'una e dell'altra senza demagogia e preconcetti assolutistici...non credo esista una soluzione perfetta, ma che la grande ricchezza che abbiamo oggi, è quella di poter proporre diversi strumenti, ognuno ideale in n determinato contesto.
Ecco quello che ho risposto:
"Domanda difficilissima....troppe variabili politiche economiche e sociali...oggi più che mai...è difficile immaginare il mondo che verrà...io ritengo che molte cose debbano essere riviste...esplorare nuove strade...riscoprire percorsi abbandonati troppo frettolosamente...sulla mobilità trovo che un approccio intermodale che lasci aperte diverse soluzioni sia la strada migliore...visioni demagogiche e a senso unico non penso siano la direzione corretta...ti faccio un esempio che ti riguarda da vicino...i treni alta velocità hanno cambiato il modo di viaggiare...ma senza alcuna imposizione dall'alto...nessuna forzatura...oggi chi deve andare da Milano a Roma sceglie nella maggior parte dei casi di muoversi su rotaia...ma perché inopinatamente vantaggioso...ogni tipo di percorso ha il mezzo più efficiente...importante è conoscere. Poi, certo, i centri delle grandi città potranno essere il terreno ideale per l' elettrico...penso che attrezzare i centri con infrastrutture di ricarica diffuse sarebbe un passo opportuno...meno comprensibile imporre dall'alto l'auto elettrica per ogni tipo di trasferimento..."
Marco Fasoli