Tutto (subito) è niente

06.02.2024

Leggo ogni tanto post che mi fanno riflettere, non immediatamente, ma più lentamente…e questa è una cosa che apprezzo molto.

Ci sono cose e persone che ti colpiscono subito, altre arrivano dopo, ma di solito hanno effetti più duraturi…anche la comunicazione spesso segue o dovrebbe seguire questa modalità e invece, troppo spesso, cerchiamo l'impatto immediato, il successo facile, la viralità, il titolo acchiappa like….questo secondo me va a discapito del valore e rende tutto molto volatile. 

Credo che invece ci sia bisogno oggi, dopo un'ubriacatura inevitabile, ma che comincia a trasformarsi in hangover, di altro.

Utilizzi diversi anche di questi social, perché "il mezzo" e "lo strumento" vanno dove li conduciamo noi e non viceversa, come invece avviene da molto tempo.

Sarebbe già molto indirizzare la nostra comunicazione dove desideriamo che porti, e non dove pensiamo che piaccia alla maggioranza, perché il pensare comune non esiste….spesso lo sopportiamo, più che supportarlo. Spesso è solo conformismo che può anche travestirsi da finta originalità e trasgressione, ammantando di noia anche quello.

Non si possono dare "consigli" di qualunque tipo senza conoscere approfonditamente le persone e le situazioni alle quali ci rivolgiamo, quindi limitiamoci a tirare fuori, tutti, quello che siamo realmente, le nostre unicità…cerchiamo di essere diversi per davvero, perché lo siamo. Unicamente diversi e non tutti allo stesso modo "diversi", che significa tutti uguali, tutto uguale.

Marco Fasoli