…Se questa è un’auto…
La maggior parte delle perplessità sul futuro dell'auto come la consideriamo oggi, fonte di gratificazione personale, in grado di trasmettere emozioni, rappresentare sé stessi e scatenare quel giusto mix di passione e razionalità tali da spingere ad entrare in una concessionaria, secondo me deriva da una confusione comunicativa, un'ubriacatura che ha fatto perdere di vista alcuni argomenti secondo me imprescindibili. Una cosa sono e saranno le automobili, un altro le soluzioni per la mobilità. Basta guardare alcuni degli ultimi concept presentati per accorgersi che le due anime sono presenti e ben distinguibili. Accomunare le prime con le seconde rappresenta un errore che rischia di distruggere il giocattolo con cui tutti noi ancora oggi, e nonostante tutto, continuiamo a sognare e divertirci, alimentando di conseguenza, e questo è l'aspetto più importante, un mercato che, depauperato del lato emozionale diventerebbe e forse sta già diventando, simile a quello dell'elettronica di consumo. La tecnologia è sicuramente un valore aggiunto, ma se diventa l'unico valore di un prodotto, quello del marchio finisce con lo scomparire. Un esempio è la fine che hanno fatto marchi storici come Nokia, Eriicsson o Motorola ed anche il probabile ridimensionamento di sua maestà i-Phone, oggi insidiato da prodotti in grado di assicurare quantomeno le medesime prestazioni. Dopo l'ubriacatura di qualche anno fa, quando sembrava che gli uffici marketing avessero deciso che la strada sarebbe stata questa, oggi la situazione sembra essere cambiata. La scorsa estate BMW, una delle Case che più ha investito nella connettività, cambiava decisamente rotta, comunicando sui media che "...la tecnologia la avevano in tanti, ma solo loro erano anche una BMW". Un messaggio che trovo azzeccatissimo per preservare il valore di un Marchio. Un certo richiamo alle forme più belle di auto del passato sta facendo capolino su tecnologicissimi concept (ho già affrontato questo tema). Una strada questa che penso sarebbe una chiave di successo per rendere più "friendly" e desiderabili modelli spesso un po' troppo algidi. L'automobile, elettrica, con possibilità di guida autonoma alla bisogna, e intelligente fin che si vuole, deve rimanere un'automobile con imprescindibili richiami alla storia del suo Marchio. Altra cosa sono le soluzioni per la mobilità, che potranno facilitare la nostra vita, aiutare il decongestionamento del traffico nelle nostre città né più ne meno di quello che hanno fatto a loro tempo le metropolitane...ma a nessuno all'epoca veniva in mente di sognare di acquistarne, con qualsiasi forma di noleggio, proprietà, leasing o condivisione, un vagone...
Marco Fasoli