Militem Ferox: unico nell’unire "eccellenze" differenti
Quando mi è stata proposta una prova del Militem Ferox, ho pensato di trovarmi di fronte a qualcosa di molto simile a quanto provato lo scorso anno, quando descrissi il JIII come "semplicemente oltre". Bene, non è stato propio così, perché il nuovo Ferox, pur mantenendo la ricetta vincente di rendere unico un mezzo già di per se' eccezionale riuscendo a mettere insieme il meglio di due mondi apparentemente lontani come quello del lusso e quello dei fuoristrada duri e puri, si presenta come un prodotto ancora più differenziato e maturo. Sui loro veicoli di seconda generazione si vede subito che gli uomini di Militem guidati da Hermes Carvezan, hanno spinto sull'acceleratore. Ferox ad esempio, pur rimanendo fedele al dna di partenza del progetto, si presenta molto più raffinato e ancora più caratterizzato sia all'esterno che all'interno. Anche a livello tecnico gli interventi sono stati più radicali: sospensioni progettate su specifiche ad hoc e doppio scarico sportivo con terminali di grandi dimensioni che fanno capolino sotto al paraurti posteriore di nuovo disegno, sono solo due aspetti che mettono in risalto la cura maniacale per dare vita ad un prodotto unico. Anche esteriormente Ferox si presenta curatissimo. Davanti spicca un frontale completamente inedito che introduce un vero e proprio family feeling che caratterizza e caratterizzerà il brand Militem. Anche l'iconica griglia verticale a sette listelli, lascia il posto ad una calandra a sviluppo orizzontale che riesce che rende immediatamente riconoscibile l'unicità del prodotto. Paraurti completamente ridisegnati, parafanghi allargati e rifiniti in modo impeccabile grazie alla realizzazione di stampi dedicati ed alla creazione di pezzi esclusivi per Militem, Ferox appare da subito raffinatissimo in ogni dettaglio Enorme balzo in avanti anche all'interno dell'abitacolo, dove il rivestimento nero laccato lucido della parte superiore della plancia davanti al passeggero, l'Alcantara blu che ricopre sedili e cruscotto con cuciture a vista, La scritta Militem ricamata sulla maniglia davanti al passeggero e i pomelli del cambio e della leva del riduttore forgiati come veri propri gioielli regalano un atmosfera da fuoriserie. Fuoriserie, ma anche robustezza da carro armato, senso di onnipotenza grazie alla posizione di guida talmente alta da fare sembrare poco più che citycar qualsiasi altra SUV, pur blasonata. Di ultimissima generazione la tecnologia di bordo che incorpora tutti i plus della nuova generazione di Wrangler, sia in tema di sicurezza, sia di connettività e motorizzazioni. Ferox è disponibile solo motorizzato con unità a benzina. Noi abbiamo guidato la versione 3,6 V6 da 284 CV, ma è disponibile anche un 2 litri turbo da 275 CV, entrambi equipaggiati con un eccellente cambio automatico a 8 rapporti. Anche in questo senso il salto in avanti con la vecchia JIII è stato notevole. Aperta la vettura, che è dotata di sistema keyless, le pedane a scomparsa fuoriescono, proiettando il logo Militem in una scenografica luce blu, che ti fa subito capire che si sta accedendo ad un mondo particolare. La sensazione di eccellenza italiana in tema di finiture e rivestimenti realizzati da Alcantara è spiazzante. Si ha la netta sensazione di essere alla guida di qualcosa di terribilmente robusto ed inarrestabile, ma allo stesso tempo si respira una esclusività ed un lusso lontano dal mondo delle fuoristrada dure e pure. Qualcosa di simile la si può trovare sulla Classe G Mercedes, ma qui il contrasto è ancora più evidente. Un oggetto che gratifica ogni senso, a patto di non desiderare passare inosservati...l'unica cosa che questa vettura non è in grado di affrontare è infatti proprio questo, alla guida di Ferox sarete sempre al centro dell'attenzione, da fermi, ma anche in movimento quando affondando il piede sull'acceleratore, l'imponenza statica si trasforma in accelerazione bruciante, accompagnata da un rombo gratificante. Militem è sicuramente un marchio di nicchia, ma proprio per questo in grado di distinguersi da ogni altro, un valore questo, tanto più apprezzabile quanto raro.
Marco Fasoli