La distonia di un’informazione che segue le tendenze
Ho seguito molti servizi sul recente salone dell'automobile di Monaco ed ho trovato una singolare distonia, tra quello che si raccontava con entusiasmo ed una realtà che sta emergendo sempre più forte, di dubbi, parziali retromarce, ripensamenti e preoccupazioni che molti manager apicali del settore stanno manifestando in modo sempre più frequente.
Sembra che la maggioranza dei Media più che stimolare riflessioni svolga dei temi assegnati, come si faceva a scuola e lo faccia cercando di compiacere alle idee e alle attitudini del professore.
Intanto ricerche di mercato scrivono che il pubblico ha perso la passione per le automobili perché troppo più simili a qualcosa d'altro che al sempiterno concetto di auto come strumento di libertà e affermazione dei propri gusti e passioni. Ma come non innamorarsi di un'auto che mi fa elettrocardiogramma e mi misura la glicemia? Come non amare un sistema che mi ricorda che forse sono troppo nervoso o incazzato per guidare, ignorando che la sua voce monotona che non capisce nulla di quello che gli chiedo è il motivo stesso per cui mi si sta rovinando un viaggio nel quale vorrei solo stare tranquillo e guidare una automobile?
Ed in effetti come si può riaccendere un mercato dove non posso comperare quello che più mi aggrada, ma quello che mi dicono sia l'unico corretto? Quale persona normale può investire una quota considerevole di denaro per un oggetto che gli diranno poi come, quando e come usarlo, se usarlo, e comunque sotto strettissimo controllo….anzi meglio non usarlo e nel caso fai fare a google che è meglio che lo guidi lui…
E' la tendenza dicono i più preparati di me, ti puoi solo adeguare e seguire il flusso…il professore ha deciso così, quindi scrivi quello che a lui fa piacere e guardati le cazzate su tiktok per distrarti…imita innocui imbecilli….friggiti il cervello, i più bravi vinceranno un premio.
Marco Fasoli