L’altra faccia della medaglia: non esisteranno più auto d’epoca
E' una domanda che mi porto dentro da molto tempo, per l'esattezza da un'edizione della rievocazione storica Gran Premio Nuvolari, alla quale ho partecipato da giornalista e dove, dalla splendida scenografia di Piazza delle Erbe a Mantova, ammiravo le auto pronte a partire seguite da tecnologicissime auto di oggi. Mi sono immaginato di trovarmi nella stessa situazione quaranta anni dopo. Le auto di oggi, in linea teorica dovrebbero trovare posto nello schieramento di partenza esattamente dove oggi ammaliano quelle di ieri e l'altro ieri. Supercar, elegantissime berline, cabriolet moderne oggi, trasformate in pezzi da collezione con quarant'anni di anzianità sulle spalle. In linea teorica lo scenario dovrebbe essere questo, è sempre accaduto così. Dovrebbe, perché, nel passaggio dai tempi di oggi al futuro immaginario, c'è un fattore che rischia di interrompere questo flusso naturale delle cose, un elemento di discontinuità che impedirà a qualsiasi automobile di oggi e di domani, di invecchiare e diventare storica. Questo elemento che fino ad una ventina di anni fa non esisteva, o era molto semplice, si chiama tecnologia intesa come elettronica di bordo. Oggi le nostre auto, sempre di più e sempre di più nel futuro, hanno un cuore insostituibile e non riparabile fatto di sensori, schermi lcd, sistemi di connessione. Insomma l'elettronica è diventata l'elemento preponderante e, come ben sappiamo dal ciclo di vita dei nostri smartphone, computer, smart tv, questa ha nel suo codice genetico l'impossibilità di invecchiare. Forse a rispecchiare i valori della società moderna, anche le nostre automobili non avranno più la possibilità di trasformarsi in patrimonio storico, acquisire quel fascino senza tempo al di fuori dalle mode e dai tempi. L'elettronica non è come la meccanica, non si potrà riparare, non esisteranno artigiani specializzati in questo senso, diventerà semplicemente inutilizzabile. Il prezzo da pagare al progresso tecnologico, certo. Le auto di oggi fanno cose inimmaginabili fino a solo una decina di anni fa: parlano, interagiscono, si comandano in remoto, ci assistono, proteggono, intrattengono...ma non diventeranno mai d'epoca, non sopravviveranno al passare del tempo.
Forse non ce ne rendiamo conto, ma siamo l'ultima generazione che ha potuto realizzare il sogno di comprarsi in età adulta il sogno su quattro ruote di quando era bambino. Le auto oggi diventate d'epoca, probabilmente saranno le ultime a poter entrare in quella splendida cornice di Piazza delle Erbe a Mantova tra quaranta, cinquanta e più anni, senza parlare, interagire, connettersi, proteggerci ed intrattenerci, ma facendo semplicemente battere i cuori e accendere passioni.
Marco Fasoli