Uscire dal concetto del "si è sempre fatto così" e dal "pensiero unico"
Sono sempre stato piuttosto intollerante verso il pensiero unico, questo da sempre. Senza qualcuno che metta in dubbio il "si è sempre fatto così", senza qualcuno che osi, rischiando un insuccesso, senza idee controcorrente e coraggio, saremmo ancora all'età della pietra. Questo che ritengo un assunto generale, trova, secondo me, applicazione anche nel settore della comunicazione, della progettazione, del design. Gran parte dei prodotti che più amo, non sarebbero mai nati senza il coraggio e le idee di qualcuno che abbia provato a pensare a qualcosa di diverso. Chi segue il "mainstream" non creerà mai oggetti destinati a generare nuovi segmenti, ridefinire nuovi gusti, soddisfare esigenze che non c'erano, posizionarsi dove non ci sono una moltitudine di competitor con prodotti tutti più o meno uguali. Questo vale anche per i processi produttivi, quelli gestionali e decisionali, finanche ai modi di vendita. Generalmente questi prodotti materiali od immateriali che siano, sono quelli destinati a durare nel tempo, a diventare iconici, a dare risultati eccezionali ed inaspettati. Un'esempio calzante trovo che sia quello che tutti abbiamo potuto toccare con mano viaggiando. L'autostrada è il pensiero unico, la strada più facile, diretta, ma proprio a causa dell'affollamento, non la più efficace. Uscire da questo flusso tutto uguale e esplorare percorsi alternativi potrebbe farci guadagnare tempo, ma non è quello il punto. Assumendosi il rischio di perdersi, si potranno scoprire paesaggi ì, colori e atmosfere che non avremmo mai visto restando nel flusso. Il viaggio diventa molto più stimolante e piacevole, potremmo persino cambiare destinazione rispetto a quella che ci si era prefissati e scoprire luoghi nuovi, spazi magari più piccoli, ma solo per noi.
Marco Fasoli