Il dilemma della comunicazione
siamo tutti piuttosto sicuri e in grado di dare risposte univoche a problemi concreti, ma credo che ogni tanto valga la pena di porsi dei dubbi e aprire confronti.
Ne parlavo ieri confrontandomi con amici e devo dire che il tema mi ha portato a qualche riflessione.
Ci sono quelli che "dobbiamo dare al pubblico quello che vuole" e dietro a questa frase ci può stare di tutto incluso un abbassamento progressivo del livello dei contenuti e un andare a sollecitare vizi e patologie della nostra società…ci sta ma non mi convince, soprattutto in una realtà dove livelli di attenzione, capacità di comprensione, cultura e valori in decisa picchiata….mi sembra sia una strategia che abbassa e abbasserà sempre di più l'asticella fino a dove, non riesco ad immaginare…se non verso un'inevitabile inversione di tendenza.
Io sostenevo invece che bisognerebbe tronare a cercare nuovi modi che non siano semplicemente quello che il pubblico cerca, ma piuttosto quello che il pubblico non cerca nemmeno più, ma che gli manca terribilmente….anticipando quella inversione di tendenza che mi sembra sarà inevitabile e che attiene all'ottimismo con cui voglio guardare al futuro.
Un po' come si presentano le collezione primavera estate durante l'inverno e viceversa….
Marco Fasoli