Ginevra 2020: prove di “Salone virtuale”
Le emergenze spingono a trovare soluzioni, ridisegnano il futuro, spostano equilibri preesistenti, spazzano via le strutture più deboli e vacillanti. Insomma, se una cosa possiamo ascrivere a questo virus che fa più paura per le implicazioni economiche e per gli errori (o speculazioni) comunicative, che dal punto di vista sanitario, è quella di obbligarci a modificare la nostra routine, accelerando un processo che forse era già iniziato. Parlo dell'annullamento del Salone dell'Auto di Ginevra, una notizia arrivata sicuramente troppo in ritardo per permetterne una gestione lineare, ma che forse contribuirà a dare la spallata definitiva ad una formula, quella dei Saloni tradizionali, che già da tempo, tra defezioni, spostamenti e cancellazioni, aveva iniziato a mostrare la corda. Oggi sarà possibile seguire tutte le conferenze che erano previste in loco. Tutti i Marchi hanno la possibilità di mostrare in streaming le proprie novità, i media comunicheranno ricevendo le notizie in redazione e il pubblico potrà sognare la sua prossima automobile come ha sempre fatto, attraverso immagini, filmati, articoli che illustreranno tutte le novità del settore. Costi ridotti per le Case auto, analogo ritorno stampa. Personalmente ho sempre pensato che per una Casa, sebbene fosse quasi obbligata a presentare qualcosa in queste kermesse discendenti dirette delle fiere, i conti tra costi e ritorno economico facevano già fatica a tornare, Presentare una novità importante fuori da un Salone, vuole dire avere più spazio su ogni tipo di media. Apparire all'interno di servizi e pagine affollatissime attira sicuramente meno attenzioni di quelle riservate ad un sevizio dedicato. E se tra vittime del virus, come nel caso di organismi indeboliti da altre patologie, ci fosse anche il tradizionale concetto di salone?
Marco Fasoli