Equilibri che richiedono più forza

30.10.2024

Sentiamo un po' tutti che, come cantava Vasco Rossi ,"c'è qualcosa che non va….", non si tratta di cose particolari, ma per le mia esperienza a tutti o quasi, a prescindere da successo, fama, soddisfazioni e condizione economica, manca qualche cosa.

Io trovo che questa sensazione che può andare da "non è proprio fame…" detta ad Ambrogio, a cose molto più serie che portano a vere proprie disfunzioni sociali, sia figlia di un profondo disequilibrio che è andato a minare quello che, piaccia o meno, è l'uomo (inteso come genere umano), un animale sociale.

Sociale e non "social" come ho già scritto in un altra riflessione, dove quella "e" fa tutta la differenza del mondo.

Ovviamente è una semplificazione e in quella "e" ci sono in realtà mille nuove abitudini, necessità, input inevitabili e tutto un mondo che inevitabilmente pesa e ci condiziona.

Non voglio fare l'ennesimo post su quanto "era meglio prima" e contro al progresso, ma semplicemente sottolineare come occorra rendersi conto di quanto l'equilibrio personale sia andato perduto e sulla necessità di essere molto più "forti" di prima per bilanciare tutto questo.

Per affrontare in modo consapevole tutto questo occorre, non potendo eliminare quello che "non siamo noi" e che non è in nostro controllo, lavorare sempre di più sull'altro piatto della bilancia, sulla nostra capacità di ascoltarci come persone, sulla nostra capacità di analisi, sullo sviluppo di un pensiero critico, sulla filosofia, sulla sociologia, sulla comunicazione, sulla empatia, avere la capacità di guardare le cose non semplicemente da dentro, ma dall'alto, in modo da avere una visione più ampia e comprendere più punti di vista, lavorare sulle persone.

Con la quantità di informazioni e contenuti che ci piovono addosso, essere semplicemente una macchina fotografica che scatta il momento, l'adesso, il secondo o i trenta secondi che stiamo vivendo, penso che possa portare ad impazzire.

Imparare a osservare il quadro generale, avere quel disincanto da distinguere bene i confini delle scatole, senza farsi chiudere dentro fino a credere che siano il nostro mondo, la cura….

Marco Fasoli