Comunicazione - L’insostituibile centralità dell’idea

23.09.2019

Da operatore della comunicazione, sia espressa attraverso testi, che servizi o immagini e video, sostengo da sempre e in modo sempre più deciso e convinto, la necessità che si debba partire da un'idea. Ultimamente sto dedicandomi sempre di più alla produzione video, un settore al quale ho provato a trasferire la mia esperienza e visione di comunicazione. Ho sempre sostenuto che, oggi più che mai, servano nuove idee. Informare non è più sufficiente, le Case informano e comunicano oggi direttamente ed in modo molto efficace ed esauriente. Il valore aggiunto che possiamo dare noi professionisti è suscitare emozioni, raccontare, incuriosire. Come è possibile tutto questo? Io credo fortemente nella centralità del concetto di idea, che deve stare a monte di qualsiasi forma di comunicazione. Ogni video deve avere, anche quando non richiesta o valutata dal cliente, una creatività a monte della produzione. L'operatore video deve sapere quale prodotto finito si andrà a produrre, il montatore deve avere ben chiaro l'idea e l'emozione che il video dovrà trasmettere. Sottovalutare questo aspetto, o non averlo ben chiaro prima della produzione, complica molto le cose. Intervenendo a posteriori non si potrebbero ottenere gli stessi risultati, nella migliore delle ipotesi si avrà un enorme dispendio di energie e tempo. L'esempio che faccio sempre alle troupe con le quali lavoro è quello di "scrivere un testo con una manciata di lettere lanciate a caso". Le immagini, il girato sono come le lettere di un testo scritto. Non si può far girare immagini per quanto impeccabili, senza far conoscere il racconto che si dovrà andare a definire. Il risultato è strettamente legato a questa sinergia tra un'idea di partenza, la capacità di trasmetterla agli operatori, e quella imprescindibile del montatore che deve tradurre in realtà un concetto, un racconto, una visione, applicando la propria capacità tecnica e creativa.

Marco Fasoli