Comunicazione - Followers: il dilemma dell’uovo e la gallina

05.06.2019

Sto scrivendo sul mio sito, pubblicherò sui social correlati e già per questo non posso esimermi col fare i conti con questo mondo virtuale, specchio fedele o infedele di quello reale. Penso che il punto sia proprio questo, quanto il successo, l'autorevolezza, il prestigio la capacità nello svolgere qualsivoglia attività, abbia tra virtuale e reale una trasposizione misurabile e veritiera. Si è "famosi" e ricchi di follower nel virtuale per meriti reali, o sono i primi a dare riconoscibilità e meriti nel mondo reale? In questo secondo caso credo che, almeno ai miei occhi, la distorsione sarebbe piuttosto preoccupante. Se il numero di follower diventa il metro di giudizio per il successo reale, allora le capacità reali, quelle che hanno sempre fatto la differenza, non sarebbero altro che una conseguenza delle prime. Il processo normale, sempre secondo me, dovrebbe essere quello di avere un valore nella propria attività, capacità e doti carismatiche nel mondo reale, comunicarle grazie alle potenzialità del virtuale e raggiungere un consenso traducibile in followers (che poi non sono altro che i seguaci, gli ammiratori, chi condivide un modo di essere, pensare, lavorare, comunicare). Followers come conseguenza quindi e non viceversa come spesso, troppo spesso accade oggi. Mi rendo conto che il mio pensiero abbia la stessa valenza oggi, del discutere dell'uovo e la gallina. In realtà queste riflessioni hanno trovato terreno fertile in me dopo aver seguito ieri sera la finale di The Voice of Italy. Un programma che, sebbene non ami particolarmente questo tipo di format, mi ha appassionato. La faccio breve, non sono un critico musicale, ma prima che cominciasse la finale avevo dichiarato la mia previsione su quelli che secondo me erano papabili per la vittoria. Non seguendo questi personaggi sui social ero del tutto ignaro del loro seguito di followers.

Alla fine  i più bravi, sono stati premiati..tutto normale? Si, se non fossimo davanti al dilemma dell'uovo e la gallina. Una polemica si è alzata infatti su come mai non fossero arrivati alla finalissima cantanti con più followers di quelli premiati. Ebbene, io ho letto in questo risultato un segnale positivo: hanno vinto le voci più belle, non quelle con più followers. Complimenti quindi a The Voice of Italy per aver premiato la qualità reale.

Marco Fasoli