Automotive: il consumatore dovrebbe essere libero di scegliere consapevolmente
Come da molti anni, ho seguito anche quest'anno l'evento organizzato da ForumAutomotive, un appuntamento sempre ricco di spunti interessanti organizzato dal giornalista Pierluigi Bonora dove i più importanti e autorevoli rappresentanti del mercato, dei dealer, delle Case costruttrici, delle istituzioni e dell'intera filiera dell'automotive si confrontano su temi di stretta attualità. Due giorni di approfondimenti e dibattiti intorno ad un settore che, piaccia o meno, rappresenta una grande percentuale del PIL del nostro Paese e milioni di lavoratori, oltre che direttamente connesso alle libertà individuali, storia e cultura che da sempre l'automobile rappresenta. Neutralità tecnologica come antidoto a rischi per un settore la cui trasformazione, se guidata solo dall'ideologia, porta a costi esorbitanti e impatti ambientali per quanto riguarda l'Europa insignificanti, con ricadute negative su tutto il comparto, sono i temi che chiedono risposte dettate dal buon senso e che contemplano una serie di soluzioni che possono e devono tenere la porta aperta alla ricerca di nuove soluzioni già esistenti, che affianchino quella dell'elettrificazione. Io credo che sarebbe tutto molto più semplice se l'approccio fosse stato quello di un mercato libero dove l'ultima parola dovrebbe spettare ai clienti....non ad imposizioni della politica o delle case costruttrici. Il cambiamento è vincente se apprezzato dal cliente finale. La politica avrebbe dovuto limitarsi ad indirizzare con investimenti in infrastrutture e incentivi agli investimenti per la riduzione delle emissioni, le case costruttrici a rendere appetibili i loro prodotti, anche dal punto di vista emozionale, a prescindere dalla loro alimentazione e il consumatore lasciato libero di scegliere la soluzione più adatta alle sue esigenze e gusti. Le transizioni di solito avvengono così e non imposte. Quando i cavalli sono stati rimpiazzati dalle automobili il processo è stato graduale, non sono stati uccisi tutti cavalli per costringere tutti a passare alle allora costosissime e per pochi automobili. Gradualità e buon senso che oggi si sono persi per strada.
Marco Fasoli