…se potessi parlare con Elon Musk
Ammiro molto la storia di Musk, di come sia riuscito a creare e ad affermare un brand partendo da un'idea che allora non era seguita da nessuno, legare il suo personaggio a questa storia di successo, trasformando ogni suo cliente in un testimonial e fans accesissimo, una vera e propria community che ne diffonde il verbo, tanto da potersi affrancare dalle normali logiche pubblicitarie.
Lo ammiro a prescindere dal fatto che personalmente trovo l'auto elettrica sensata solo se piccola, leggere e urbana, ma quella è solo una mia idea.
Oggi tutti i costruttori sono impegnati nel settore in cui Musk è stato davvero pioniere, tanto da rendere le sue auto un modo per distinguersi, essere diversi da tutti gli altri e rappresentare uno stile di vita personale. Oggi è diverso e se potessi parlargli, pungolando quel suo essere sempre furi dagli schemi e non allineato, gli proporrei di scompigliare ancora una volta il mercato.
Gli suggerirei di mettere in produzione qualcosa di diverso, di sfidare ancora una volta il "così fan tutti" che poco gli si addice.
Una vettura tradizionale che lasci a bocca aperta, qualcosa che oggi non esiste: bella da perdere il fiato, leggera, prestazionale, ma anche "usabile" senza alcuno schermo, ma con bellissimi strumenti analogici, tutta la tecnologia non dovrebbe nemmeno vedersi, nascosta. Alluminio spazzolato per il cruscotto, alluminio e carbonio per ridurre i pesi, solo quello che serve per suscitare emozione….cattiva nel senso che non deve fare bene, salvare vite o monitorarmi come fossi in un check-up medico…scorretta. Magari non da volumi, ma "da immagine". Conquisterebbe ulteriori adepti e farebbe ancora una volta parlare il mondo e gli starebbe benissimo addosso.
Marco Fasoli