…meglio di te stesso non c’è altro.
Vi è mai capitato di conoscere o scoprire una persona fuori dal suo ambito lavorativo e rimanerne sorpresi?
A me spesso…persone che sembravano fredde, asettiche, noiose e ripetitive nel loro ruolo, fuori da quel contesto si rivelavano brillanti, interessanti, coinvolgenti, con passioni e conoscenze in grado di catturare l'attenzione di tutti…
Queste persone sono spesso costrette in ruoli che non gli appartengono, ma molte volte sono loro stesse a sentirsi in dovere di recitare una parte, pensano che "sul lavoro" non debbano fare trasparire quello che sono, le loro emozioni, debolezze, entusiasmi o sane "incazzature", battute divertenti, sarcasmo e tutto quello che hanno dentro e che sono, semplicemente perché gli hanno spiegato che a loro è chiesta una "funzione" e a quella debbono attenersi.
Penso sia il male del momento, perché il successo, quello vero, quello soggettivo che per ognuno può essere misurato in modo differente, lo si raggiunge solo con "tutto se stessi"….o vinci o perdi, ma mai a compartimenti stagni. Solo così si può essere soddisfatti, premiati per quello che si è….
Concedetevi la possibilità di stupire e concedete quella di essere stupiti dai vostri collaboratori. Molto spesso sono tutti molto di più e molto meglio di come "vi" e "li" credete.
Ascoltate e ascoltatevi…siate curiosi dell'altro e di voi stessi.
Marco Fasoli